SEGNALETICA DI SICUREZZA

 

Il D.Lgs. 81/2008 “qualifica la segnaletica di sicurezza come un mezzo di prevenzione e protezione dei lavoratori che deve essere utilizzato in tutte le condizioni in cui siano presenti pericoli non controllabili né con sistemi di tipo tecnologico, né con l’adozione di interventi di tipo organizzativo e procedurale”.
E dunque la segnaletica diventa “parte integrante delle misure di prevenzione e protezione da attuare per il controllo di uno o più rischi nell’ambiente di lavoro” e, in questo senso, il Testo Unico stabilisce precisi criteri per la scelta dei segnali e per le relative caratteristiche.
Per i segnali non espressamente definiti nel Testo Unico è necessario invece fare riferimento alle norme tecniche predisposte dall’UNI (Ente Italiano di Unificazione), ad esempio UNI 7543-1 “Colori e segnali di sicurezza – Prescrizioni generali”.

 

 

 

 

CRITERI PER LA SCELTA E LA COLLOCAZIONE DEI SEGNALI

Perché la segnaletica sia efficace e dia un messaggio rapido e facilmente interpretabile si devono seguire alcune regole:
– “evitare la disposizione ravvicinata di un numero di cartelli eccessivo, ciò al fine di favorirne l’individuazione e la comprensione del messaggio;
– non utilizzare contemporaneamente segnali che possano generare confusione tra di loro
– rendere visibile la segnaletica da tutte le posizioni ritenute critiche rispetto al messaggio che si vuole fornire”.

Per favorire l’efficacia della segnaletica è, comunque, necessario predisporre un progetto globale che tenga in considerazione non solo gli aspetti normativi ma anche “la fruibilità delle informazioni che si vogliono comunicare, la corretta manutenzione dei segnali, la regolare pulizia ed i materiali impiegati”.

 

TIPOLOGIE DI SEGNALI

 

Per segnaletica di sicurezza si intende quindi, una segnaletica che, riferita ad un oggetto ad un’attività o ad una situazione determinata, fornisce una indicazione o una prescrizione concernente la sicurezza o la salute sul luogo di lavoro e che utilizza a seconda dei casi, un cartello, un colore, un segnale luminoso o acustico;

– segnali di divieto (vietano un comportamento che potrebbe far correre o causare un pericolo): forma rotonda;  pittogramma nero su fondo bianco; bordo e banda (verso il basso da sinistra a destra lungo il simbolo, con un inclinazione di 45°) rossi (il rosso deve coprire almeno il 35% della superficie del cartello);
– segnali di avvertimento (avvertono di un rischio o pericolo): forma triangolare; pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero (il giallo deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello);
– segnali di prescrizione (prescrivono un determinato comportamento):  forma rotonda; pittogramma bianco su fondo azzurro (l’azzurro deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello);
– segnali di salvataggio o di soccorso (forniscono indicazioni relative alle uscite di sicurezza o ai mezzi di soccorso o di salvataggio):  forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo verde (il verde deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello);
– segnali per le attrezzature antincendio: forma quadrata o rettangolare; pittogramma bianco su fondo rosso (il rosso deve coprire almeno il 50 % della superficie del cartello).

– la segnalazione di ostacoli e di punti di pericolo è “utile per segnalare i rischi di urto contro ostacoli, di cadute di oggetti e di caduta da parte delle persone entro il perimetro delle aree edificate dell’impresa cui i lavoratori hanno accesso nel corso del lavoro”: si usano il colore giallo alternato al nero ovvero il rosso alternato al bianco e la dimensione va commisurata alle “dimensioni dell’ostacolo o del punto pericoloso che s’intende segnalare”
– la segnalazione a pavimento, delle vie di circolazione dei veicoli “deve essere fatta qualora l’uso e l’attrezzatura dei locali lo rendano necessario per la tutela dei lavoratori”: le vie di circolazione “devono essere chiaramente segnalate con strisce continue di colore ben visibile, preferibilmente bianco o giallo, in rapporto al colore del pavimento” e l’ubicazione delle strisce deve  tenere conto delle “distanze di sicurezza necessarie tra i veicoli che possono circolare e tutto ciò che può trovarsi nelle loro vicinanze nonché tra i pedoni e i veicoli”.