LA LEGIONELLA

UN RISCHIO DA NON SOTTOVALUTARE!

 

Lo scorso febbraio, i Carabinieri del NAS di Trento hanno denunciato per omicidio colposo otto titolari di strutture ricettive dell’Altopiano della Paganella, accusati di essere stati responsabili, nell’estate 2018, della morte di tre turisti.

Secondo gli inquirenti, gli albergatori non avevano predisposto il piano di valutazione del rischio Legionellosi (obbligatorio dal 2015) e, a causa di ciò, 19 turisti si erano ammalati di legionella, e tre di questi erano deceduti.

Gli accertamenti hanno messo in luce “una grave sottovalutazione del rischio legionellosi da parte di quasi tutte le strutture interessate facendo emergere una serie di anomalie, tra cui la mancanza di un’adeguata manutenzione degli impianti termo-sanitari e la non corretta gestione delle temperature nella rete di distribuzione interna e serbatoi di accumulo dell’acqua calda sanitaria, di molto inferiore a quanto raccomandato dalle relative Linee guida”.

Nelle nuove Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, il 7 maggio 2015, viene indicato l’obbligo da parte delle strutture a rischio di procedere alla valutazione del rischio da Legionella e di predisporre il relativo documento di autocontrollo.

Ma quali sono le cosiddette “strutture a rischio”? Tra le realtà maggiormente interessate troviamo le strutture turistico-ricettive e termali (es.: alberghi, hotel, pensioni, rifugi, campeggi, bed & breakfast, affittacamere, agriturismi, piscine, palestre, stabilimenti termali, spa e wellness, strutture sanitarie, case di riposo, ecc.), ovvero quelle nelle quali risultano presenti impianti che comportano un moderato riscaldamento dell’acqua e la sua nebulizzazione o la presenza di utenti con sistema immunitario deficitario o alterato.

Pertanto, i gestori di strutture recettive devono effettuare e revisionare regolarmente la valutazione del rischio, almeno ogni 2 anni (preferibilmente ogni anno). Tale revisione deve essere formalmente documentata, ciò sta a significare che risulta necessario registrare la valutazione effettuata in apposito documento al quale vengano allegate tutti i verbali di manutenzione attuata (es.: sanificazione, ecc.), le relative periodicità di effettuazione, la metodologia di valutazione del rischio e le misure preventive previste nelle casistiche considerate. La valutazione del rischio Legionellosi è fondamentale per conoscere le vulnerabilità degli impianti della struttura, in particolare:

  • individuare i punti critici
  • stimare il possibile impatto potenzialmente causato dagli impianti sulla salute degli utilizzatori
  • definire delle contromisure adeguate a eliminare/mitigare il rischio

Inoltre, ogni struttura ricettiva deve provvedere all’istituzione di un Registro degli Interventi, ossia di un documento nel quale vengono annotate tutte le attività di manutenzione periodiche effettuate al fine di verificare l’assenza di legionella.

Nel registro vanno riportate tutte le attività di verifica effettuate coerentemente a quanto indicato nel Documento di valutazione del Rischio Legionellosi.

Pertanto, nel documento in questione deve contenere anche eventuali attività manutentive straordinarie legate alla eventuale presenza di legionella, al fine di verificare che vengano messe in atto le misure pianificate in sede di valutazione del rischio e che le stesse risultino efficaci al contenimento e riduzione del rischio.

Tale registro deve essere mantenuto aggiornato dal Responsabile designato.

Concludendo,  vista la complessità dell’argomento e della corretta applicazione della normativa in oggetto, vi consigliamo di non esitare a contattarci nel caso in cui la vostra struttura sia tra quelle interessate dalle Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi.

 

PER INFORMAZIONI contattare il numero 0587.398148 e chiedere della Dott.ssa Caponi Elisa

 

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